Storie on the road…

Müllheim “Hey Man, stop ” sento da lontano mentre esco dal parcheggio del motel nel quale avevamo passato la notte.

“Hey buddy ” finalmente vedo un uomo di circa 50 anni che corre verso la mia auto e mi fa cenno di fermarmi.
Juliana è già partita da mezz’ora direzione Nullarbor . Io aspetto l’apertura del general store alle 7,00 per poi raggiungerla con il caffè . Mi giro e vedo l’insegna “Last shop for 1000 km ,WARNING ” . Inizia la piana del Nullarbor ; più di 1000 km di deserto interrotto solo da stazioni di servizio/motel . “Stai con quella ragazza in bici?” fa l’uomo
” Si la scorto attraverso il Nullarbor” rispondo ” Wow, lo farà sicuramente per una causa”  Sperando che sia quella la ragione -e non la pazzia -per la quale una donna sola ,con una bici carica di bagagli, prenda la direzione del Nullarbor .
” Certo !” dico io e proseguo raccontando l’avventura di Juliana . Finita la quale , il buon uomo – che viaggiava con la famiglia da Melbourne a Perth – tira fuori dal suo portafogli una banconota da 50 $ e mi fa cenno di prenderla.
” Posso incontrarla per mostrarle il mio rispetto ?” La sua faccia è attonita , ancora immersa nel mio racconto. “Ovvio , mi segua ” . Accompagno tutta la famiglia da Juliana ,che trascorre circa 15 minuti con loro ,prima di riprendere il cammino , spiegando la sua impresa , la sua causa e le sue difficoltà.
Non incontriamo nulla per tutto il giorno fino alle 18,00 circa quando , finalmente , un’insegna indica una stazione di ristoro . Welcome to Cocklebiddy . Popolazione 8 , Pappagalli 25 , Quaglie 7 , Cani 1 , Canguri 1.234.567.
Juliana fa una doccia e andiamo subito verso il ristorante . All’esterno , in un tavolo pieno di birre vuote , siede un gruppo di uomini di circa 40 anni che ride e conversa allegramente , indossando tutti la stessa maglia gialla da football. “Siete tifosi ?” dice Juliana ” No,siamo beoni ” fa uno di loro con una risata contagiosa  . ” Siamo solo un gruppo di amici che si riunisce una volta l’anno e andiamo a far danno nel deserto… senza scopi” continua un rappresentante degli “Amici Miei” australiani descrivendo la loro zingarata.
“Ma tu sei quella che abbiamo visto in bici sulla strada nel pomeriggio? Ci chiedevamo cosa diavolo ci facesse una donna sola
in bici nel deserto”
” Si , sono io. Sto facendo il giro del mondo in bici per raccogliere fondi per la Safe Passage Foundation…..”
continuando la sua storia , il suo giro e le difficoltà a reperire sponsor e donazioni .
” Mangi qui ?”  chiede uno di loro
“Si , stanotte restiamo qui ”
“Ok , a dopo”
Mentre ci dividiamo un pollo arrosto ed una birra , si presenta di fronte a noi tutta la squadra dei Fawkin Hawkins neo battezzati
“Amici miei australiani” .
“Abbiamo raccolto 100$ ,scusa se è poco “.
Questi sono due dei tantissimi episodi  in cui si è imbattuta Juliana. Episodi che testimoniano i riconoscimenti che sta ricevendo nel mondo . Nessuna Tv , nessun giornale , nessuna radio , nessun interesse economico . La gente per strada.
Questo è quello che il giro del mondo in bici le permette di fare . Parlare direttamente con le persone , raccontare la storia , le motivazioni , la causa…Sono loro che stanno permettendo al Giro di continuare . Forse nessuno sa che alla fine della Nuova Zelanda , Juliana stava pianificando il rientro in Italia perchè i fondi erano finiti e non c’erano sponsor .
Cosí decide di lanciare un appello . Dopo pochi giorni il conto della Safe Passage Foundation registra numerose donazioni. Persone che avevano incontrato Juliana per strada , che l’hanno scortata o che hanno letto le sue avventure su internet,qualche amico. Il viaggio continua .
Torniamo nella nostra stanza del motel – un vecchio container con un letto a castello ed i bagni a 500 metri di distanza – chiedendoci
della strana discrepanza che esiste tra l’entusiasmo e l’interesse delle persone che incontra per strada, e l’inspiegabile indifferenza dei media mondiali al fatto che una donna sola faccia il Giro del Mondo in bici. Senza considerare l’incredibile fatto che Juliana è salita per la prima volta in bici poco più un anno fa e che solo 13 giorni prima della partenza è montata su una bici da corsa. Accendiamo la Tv . Le news nazionali mostrano le immagini di un record mondiale di una cheerleader che compie ben 14 capriole di seguito. Forse ci ascoltavano….e ci hanno risposto.
Oggi Juliana combatte in India le numerose difficoltà di una cultura , alle prese con lo stupore del passaggio di una donna in bici che addirittura fa il Giro del Mondo. Mancano poco più di 8000 km a Napoli ,poco più di 14 capriole…