Make it Harder!

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Prima o poi , inevitabilmente , arriva quel momento .

Mi rendo conto che nonostante stia pedalando duramente , la bici , semplicemente , non si muove. Un’altra raffica di vento a 100 km/orari mi colpisce , accompagnata da un ventaglio di pioggia gelida. Le mie scarpe diventano pesanti con l’acqua che sguazza tra le mie dita mentre spingo sui pedali. 100 km in 8 ore. Una jeep ruggente mi spruzza addosso una pioggerellina di fango . Brontolo un paio di brutte parole in italiano , perchè suonano meglio ( l’inglese lo riservo ai camion ) , pulisco il fango dalla faccia e metto gli occhiali nel taschino. Sono inutili a questo punto . Penso alle persone in quella jeep : finestrini chiusi , riscaldamento e radio , indifferenti agli elementi naturali . Darei la mia ultima barretta al burro di arachidi per stare in quell’auto . Ho cosi tanto freddo che non riesco a pensare nient’altro che ad esso. Cosí freddo che ogni pensiero è impossibile . Il mio corpo trema , le mie mani ed i miei piedi sono completamente insensibili. Questa è l’agonia del ciclista. La parte di cui nessuno parla. Non si salva niente in questo tormento . Questo è il momento in cui mi chiedo “perchè?”. Perchè sto facendo il giro del mondo. Perchè forzo le mie gambe ad andare su e giù , su e giù , infinitamente , 12 ore al giorno.
Dolore , miseria , lotta. T’insegnano molto su te stesso , su chi sei e di cosa sei capace di fare in condizioni estreme. Provo a portare la mia mente fuori da quello che mi circonda, fuori dall’immediato sconforto del presente. Quello che mi viene in mente sono una serie di momenti perfetti . Un tramonto sbalorditivo . La cima di una montagna. Una nuotata nelle calde acque del Mediterraneo. Un bicchiere di rum speziato . Un bacio. In momenti di completa agonia fisica e mentale , questi perfetti momenti sono li come un faro in una tempesta in mare, piú luminosi del normale forse per il contrasto .
Forse lottare serve semplicemente a provare più piacere nei momenti perfetti ? È tutto ciò che è la vita ? Una lotta contro ed un trionfo sulle avversità ,per apprezzare di più il minuscolo momento di completa e rara felicità ed abbandono ad essa; dove tutto , il gusto , il colore, l’odore , è cosi intenso perchè conoscere l’opposto significa apprezzare la sua immensa realtà ?
In quel momento so che non c’è altro posto dove vorrei essere . Perchè quella lancinante fame che cresce ogni kilometro trascorso significa che il cibo che sto per mangiare sarà il più delizioso al mondo. Che il freddo e il bagnato rendono il caldo e l’asciutto piaceri che sorpassano tutti gli altri . Che la fatica in ogni arto significa che dormirò profondamente e senza sognare , che mi sveglierò fresca per un altro giorno con una destinazione sconosciuta , nuove cose da vedere , possibilità infinite e momenti perfetti.