Three months in…

Lunel Oggi il bambino per strada  ha fatto centro quando mi ha indicata e ha urlato “Guarda, è una phalang!” ( che nella loro lingua significa guava ma è anche un modo per chiamare gli stranieri ). È esattamente come mi sento. Una guava. Faccia rosa, pelle ruvida e livida, unta con il sudore. In questi giorni mi sento poco umana e più selvaggia. Anche dopo una doccia mi sento sudicia,la pelle con macchie
marroni tanto per la polvere della strada che per il sole. Le mie dita sembrano siano state immerse nella cioccolata , un anello nero permanente sotto le unghia dal cambiare camere d’aria e gonfiare le gomme. I miei capelli assomigliano alla paglia , per lavarli ogni giorno con le tavolette di sapone fornite negli hotel economici . I due set di vestiti da bici li cambio da ” puzzolenti di umido per la pioggia” a ” mai asciugati del tutto nelle notte”.
Mi sento inumana, non attraente , la cosa più lontana alla femminilità che una ragazza possa mai provare. Quando donne pulite , con un buon odore mi passano davanti con un vestitino , scarpe sgargianti e capelli luminosi ,
mi sento come un cane randagio rognoso e pieno di pulci quando incontra un cane di razza e ben curato.Questi sono i momenti in cui desidero essere donna di nuovo. Diavolo , mi accontenterei di essere umana!
Ritorno dal negozio 7/11 con un po di frutta secca , un gelato ed una birra. Ritorno alla solitudine della mia stanza d’albergo ed un ventilatore soffia una soffocante aria calda. Dovrei essere completamente abituata ad essa ora.
La solitudine . Mi approprio della mia mente e mi dico che è tutto temporaneo . Sto facendo il giro del mondo ! Che mi aspettavo ?
Ad essere onesta , sono partita senza aspettative , perchè è il modo sicuro di rovinare un’esperienza. Mi sono lanciata in tutto questo sapendo che ci sarebbero stati giorni come questo , quando mi sarei chiesta il perchè di tutto
questo e le mie motivazioni nel farlo, quando avrei pensato che le avversità e la lotta avrebbero sovrastato i momenti belli. Gli aggiornamenti su facebook mostrano solo gli highlights , un’istantanea di momenti interessanti o belli.
Le realtà del girare il mondo in bici sono i lunghi intramezzi di noia , solitudine e fare i conti con i cambiamenti giornalieri.
Ogni grande sfida ti cambia in qualche modo. Quando sei costretta ad estrarre la tua forza interiore , capisci cosa sei capace di fare mentalmente e fisicamente.Passa abbastanza tempo da sola e imparerai molto su chi sei . Senza
i soliti comfort e la sicurezza di un’ ambiente familiare , il supporto della famiglia e degli amici , non hai niente e nessuno su cui fare affidamento se non te stessa. Quando la vita è ridotta al minimo come gli effetti personali che porti
con te , l’essenziale assoluto, impari cosa sei capace di fare senza di essi e cosa è veramente importante.
Le cose sembrano sempre peggiori di notte, quando sono stanca e affamata da una giornata su strada. La mattina porta con se coraggio fresco . Questo è un test di resistenza ed è vero quello che dicono: sei sempre più forte
di quello che pensi. Sono arrivata fino a questo punto . Cosa sono un paio di mesi in più in una vita intera?