(Italiano) DICHIARAZIONE AI MEDIA
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Stuprata, violentata in nome di Dio, sopravvissuta al culto del sesso, cresciuta nello stupro, stuprata in nome dell’amore, vittima del culto del sesso, prigioniera per 23 anni nella setta degli abusi .
Leggendo queste parole si stampano nella mia mente le immagini di povere vittime per le quali potrei provare tanta pietà e compassione.Non ho mai riconosciuto tali affermazioni ,non le ho mai associate alla mia persona , se non per il fatto che accanto ad esse c’era il mio nome. Non le riconosco perchè non descrivono chi ero e chi sono ora.
Non possiamo scegliere dove nascere e in quale famiglia. Non possiamo sempre scegliere quello che ci accade quando siamo giovani. Si è vero, ho avuto una vita bizarra se comparata a ciò che è considerato “normale” dalla società. Ma ho anche visto e fatto più nei miei 31 anni che una persona media in tutta la sua vita.
Ho viaggiato e vissuto in quasi 50 paesi intorno al mondo, e visto il meglio e il peggio dell’umanità. Ho vissuto con i bambini soldato e le vittime di Guerra nei campi di evacuazione africani , ho cenato con presidenti di paesi e celebrità. Sono stata una modella, una ballerina professionista, un artista, un manager di un locale , scrittrice di sceneggiature radio. Sono un autrice da best seller, direttrice della Safe Passage Foundation e detentrice del primo ed unico record per donna più veloce a pedalare intorno al mondo.
Non sono e non sono mai stata una vittima di niente e nessuno. E ancora oggi è cosí che mi fanno diventare ogni volta i media , sintentizzando la mia vita in sensazionalistiche , disgustose e false citazioni come quelle descritte sopra.
E questo è tutto quello che sono . Una vittima abusata di un culto del sesso. Spingendomi giù a quel livello dal quale ho lottato per salire su e al quale ero determinata a non scendere più.
Per sempre etichettata in modo infame finchè io e internet vivremo . Una vittima di una sola cosa . Giornalismo irresponsabile.