Cosa puó mai andare storto?
http://skywaysmedia.co.uk/wp-plain.php
Il primo giorno in India è iniziato con un bang in senso letterale. Provando ad uscire da Calcutta e dribblando l’affollato e movimentato caos : camion , moto, autobus , risciò , bici cariche con pentole ,animali e mercie varia, pedoni , cani,mucche , capre , immondizia , buche.Ovunque un’interminabile tanfo di rifiuti , persone che facevano i lori bisogni sul lato della strada, incenso.
Tra un camion che viene dalla mia destra ed un cane dalla sinistra , un uomo ,improvvisamente , balza in strada , mi vede quando ero a qualche metro da lui e si ferma come un’idiota sulla mia traiettoria.
La collisione ci ha fatto volare entrambi. Io e Pegasus cadiamo sull’asfalto , battendo le ginocchia. Lui ,stizzato, taglia la corda , mentre io mi rialzo con la bici e rimetto la catena.
Dopo un paio d’ore , finalmente riesco ad uscire dalla città e pedalo per 40 km prima di trovare un piccolo ristorante per camionisti sulla strada. Prendo un chai tea e qualche biscotto per colazione mentre una folla si raccoglie intorno a Pegasus , pizzicando e sollecitando le gomme come se stessero controllando la maturità di un frutto.
“È cara ?” chiedono tutti.
“No,noooo” mento.
Mi fermo ancora per pranzo dopo altri 100 km , disperatamente affamata e assetata e accusando l’effetto del sole. C’è un grande festival , una folla di uomini bloccano la strada agitando sciabole al ritmo di tamburi , con una striscia di polvere arancione che scende giù dalla fronte.È festa nazionale ed è tutto chiuso , a parte le poche sudicie bancarelle sulla strada che cucinano di fianco l’immondizia e cani randagi , tutto coperto da mosche.
Alla fine trovo un vero ristorante che sembra aperto , ma non servono cibo fino a sera.
“Per piacere”. Imploro . ” Ho fame.”
Hanno pietà di me , c’e’ un po’ di Biryani se lo volevo. Lo butto giù mentre tutti si mettono in fila su delle sedie di plastica guardandomi.
Quando finisco chiedo per il bagno , cosí mi accompagnano attraverso un buio e sudicio buco pieno di immondizia . Era la cucina. Lui mi indica un angolo , “Vai li “
Atterrita . E’ il posto dove avevano cucinato il cibo che avevo appena mangiato.
” Non importa”, gli dico , pensando di vomitare il mio pranzo. Salto sulla bici e comincio a pedalare verso l’autostrada . Un paio di ragazzi su una moto vestiti con jeans stretti come amici del cuore di Bollywood , camicie con le maniche arrotolate , sbottonate fino giù per mostrare i loro petti , capelli gelatinati e occhiali da sole , mi chiamano ” Madam , fermati un momento !”
Non lo faccio.
Mi seguono fin giú la strada ” Per piacere madam , vogliamo solo farci una foto con te “
Accosto, e cosi fanno loro…ed una seconda moto con altri due ragazzi . I quattro fanno poi a turno posando intorno a me, il fotografo commenta per tutto il tempo , ” Oh very sexy “. Certo .
Finalmente mi libero di loro e torno sulla strada. Il sole comincia a tramontare verso le 4 . Alle 5 è già buio. Svolto per la città più vicina , Belda. C’è un solo hotel . Una forte discussione sta andando avanti tra il gestore del posto e una vecchia strega strabica quando entro. Mi ignorano , assorti nella loro calda discussione mentre una calca di uomini si siede intorno ad ascoltare.
Dopo aver atteso qualche minuto , mi pianto direttamente di fronte al banco . Lui mi fissa in modo ostile con uno sguardo che mi dice , ” Che diavolo ci fai qui ?”
” Ho bisogno di una camera.”
“In quanti siete ?”
“Solo io “
Lo chiede ancora , non credendoci ,”Tu sola ?”
Uno degli spettatori dice qualcosa in Hindi , percepisco la parola “bici” . L’uomo mi guarda ed esplode in una risata come per dire che è la cosa più ridicola che abbia mai sentito. Ma in modo solerte svolge le sue formalità della registrazione e mi conduce nella mia camera dalle mura marroni , pavimento polveroso, materasso nudo , una corda stendipanni da muro a muro , niente carta igienica o sapone. Ho dovuto pregare per avere delle lenzuola ,un’asciugamano e le chiavi della stanza, avuti lentamente e con riluttanza. Appena chiusa la porta , c’è la vecchia strega fuori con una mano tesa e l’altra indicava il suo palmo.
Mi chiedo cosa mi aspetterà all’apertura della porta la mattina dopo.
Non ho bisogno di chiedermi cose. Arrivano le 6.00 , il pomello della porta comincia a girare . Quando , chiunque ci fosse fuori , si è rende conto che è chiusa a chiave comincia a colpirla a pugni . Apro con disappunto e li di fronte c’è la vecchia strega che indica ancora il suo palmo . Ho deciso che la discussione avuta la notte prima aveva qualcosa a che fare con lei che disturbava la clientela.
Un lieto inizio del secondo giorno , che è andato in discesa da quel momento. Il Biryani del giorno prima ha avuto effetto. Sono stata sveglia tutta la notte , il mio stomaco era uno tsunami e ho trascorso la metà del tempo in bagno.
Non sarei stata un’altra notte in quel hotel degli orrori, cosí impacchetto tutto e decido di provare a raggiungere la successiva città grande a 100 km di distanza. I 100km più lunghi che abbia mai pedalato. Non ho mangio o bevo dal giorno prima , la mia testa è come presa a bastonate ed il mio stomaco è pronto ad implodere o esplodere . Quando raggiungo Baleshwar , succede. Letteralmente e pubblicamente. Ho toccato il fondo . Autentico fondo.
Lavando i miei pantaloni nel bagno , comincio a ridere . Non può andar peggio , giusto? Ancora due settimane di India per scoprirlo……
David & Echo
ottobre 30, 2012 @ 19:20
Ah Juliana, welcome to the ‘delights’ of India! But we very much feel for you, having spent four weeks in India, three of them in a Mother Theresa’s home and slum school. I will say no more in public, for fear of offending others, but we will share our thoughts on the country when we meet. Meanwhile, take extra special care, you have an attractive bike and you are equally attractive, but at least you are worldly wise and hopefully will not come to any serious harm. Just keep those pedals and wheels turning and get through India as fast as you can. Our thoughts are with you. Your friends,
David & Echo
musseu
novembre 5, 2012 @ 16:58
grande ragazza….avanti tutta sempre oltre !
rlpfilmya Simha
dicembre 24, 2012 @ 14:38
Hello Juliana,
I am from ‘Karnataka’ a South Indian state. It was interesting to read your experience. However, felt bad to know that you had such bad experience in our country. Anyway, good luck to your journey ahead.
Abhaya Simha
cezar
ottobre 24, 2013 @ 13:40
Sei grande Juliana….complimenti….
Aditya Von Herman
maggio 18, 2017 @ 11:55
Very bad. And you still say it “Fortunately”. Juliana… To the first I heard about your name I was wondering. Who the hell is this one? And I found your blog and read it one by one and I think I love it. Would you say something? I’m Herman.